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MZ-S, la parola ai progettisti

5 settembre 2001 - da Protege

Da Protege (libera traduzione d Dario Bonazza):

 Reflex/mzs01.jpg

 Il concetto

„Nello sviluppo della Pentax MZ-S, il nostro concetto base era semplice e chiaro fin dall’inizio: volevamo creare una reflexreflex
Macchine fotografiche dotate di un sistema di mira che permette di osservare dal mirino l'inquadratura in ingresso dall'obiettivo che raccoglie e riproduce l'immagine sull'elemento sensibile (pellicola o sensore).
35mm al top che combinasse prestazioni e affidabilità con la massima facilità operativa. Allo stesso tempo, non volevamo sacrificare quelle dimensioni compatte del corpo macchina che i fotografi di tutto il mondo si aspettano dalle reflex della nostra serie MZ. In passato abbiamo introdotto sia un sistema di controllo digitale high-tech (come nella Pentax Z-1p) che un più amichevole sistema di controllo a ghiere (come nelle MZ-3 e MZ-5N). Ad ogni modo, entrambi i sistemi hanno pro e contro. Progettato per fotografi evoluti, il sistema digitale della Z-1p offriva caratteristiche sofisticate come il sistema di visualizzazione posto al centro e le modalità di esposizione „Hyper", ma il suo sistema di controllo allo stato dell’arte risultava un po’ troppo complicato per alcuni utilizzatori per permettere loro di arrivare a familiarizzare in breve periodo. D’altra parte, il sistema analogico di accesso diretto tramite ghiere di MZ-3 ed MZ-5N era facile da capire ed utilizzare anche per i principianti, ma alcune prestazioni non funzionavano in maniera così soddisfacente come nel sistema digitale. Parlando francamente da progettisti, pensavamo che fosse molto più semplice standardizzare l’intero sistema di controllo in un modo o nell’altro. Però, per il massimo beneficio dei nostri utenti, abbiamo deciso di armonizzare il meglio di entrambi i sistemi per sviluppare un sistema di controllo ibrido completamente nuovo per la nuova MZ-S.

„Per prima cosa abbiamo analizzato con cura ogni possibile funzione, scegliendo quelle che ritenevamo assolutamente necessarie per ottenere il livello di prestazioni che ci aspettavamo da questa fotocamera. Per mantenere dimensioni compatte, non c’era posto per fronzoli o marchingegni vari. Poi abbiamo deciso quali funzioni andassero meglio con quale tipo di controllo. Naturalmente alcune funzioni si adattavano meglio al sistema digitale mentre altre erano più semplici da usare col sistema analogico. Alla fine, basandoci sull’importanza e la frequenza d’uso, abbiamo diviso le funzioni selezionate in due gruppi. Il primo gruppo di funzioni, quelle che richiedono cambiamenti frequenti ed immediati, doveva andare sul corpo per un accesso rapido. Il secondo gruppo, funzioni importanti che però non richiedono cambiamenti frequenti una volta che siano impostate, è stato assegnato alle Funzioni Pentax (PF=Pentax Functions). Le Funzioni Pentax contribuiscono anche ad evitare cambiamenti accidentali durante l’uso.

Progettazione del pannello superiore

„Parlare di operatività, riguarda soprattutto due importanti aspetti progettuali: accessibilità e leggibilità. L’accessibilità coinvolge forma e posizione di interruttori, pulsanti e ghiere; la leggibilità dipende soprattutto dalla forma del corpo e dal metodo di visualizzazione. Sapevamo per esperienza che, per migliorare questi fattori, occorreva qualche cambiamento drastico al progetto del corpo macchina della MZ-S. Dopo qualche ricerca e discussione abbiamo trovato la soluzione ideale piuttosto facilmente: occorreva solo inclinare il pannello superiore verso il fotografo di circa 30 gradi e posizionare le ghiere di controllo su questo piano inclinato. Immaginate ad esempio di avere un computer, un orologio, cancelleria e diverse foto di famiglia sul vostro tavolo. Vi troverete meglio posizionando alcune di queste cose diagonalmente, in modo che siano tutte rivolte verso di voi, piuttosto che metterle tutte parallele al bordo del tavolo. Oppure immaginate la vostra auto. E’ molto più facile guidare e ricevere le necessarie informazioni se tutti gli strumenti e gli interruttori sono rivolti verso di voi. Allo stesso modo abbiamo concluso che questo progetto non convenzionale avrebbe potuto migliorare in misura apprezzabile sia l’accessibilità che la leggibilità di comandi e sistemi di visualizzazione sul pannello superiore. Abbiamo quindi previsto che il disegno del resto del corpo e la disposizione interna avrebbero seguito di conseguenza tale concetto. Più facile a dirsi che a farsi. Questo pannello superiore decisamente inclinato rappresentava il concetto base per quanto riguarda la progettazione del corpo. Esso permette di leggere le impostazioni e cambiarle più facilmente da vari angoli: non c’è bisogno di alzare il punto di osservazione quando si allontana l’occhio dal mirino e non si deve stare in punta di piedi o salire su una sedia o altro per scattare da treppiede con un alto angolo di ripresa.

„Il passo successivo è stato la realizzazione delle due ghiere di controllo. E’ inusuale avere una ghiera di tipo digitale su un lato ed una analogica sull’altro, ma questo fu il risultato della nostra analisi approfondita delle funzioni della fotocamera. Abbiamo concluso che le funzioni in cui l’utente decide tramite valori numerici assoluti, come tempi di posa, diaframma e numero del fotogramma, sarebbero stati impostati meglio operando in maniera digitale. Di conseguenza questi fattori sono stati assegnati alla ghiera digitale sul lato destro e le loro impostazioni sono mostrate nel pannello LCD posto al suo interno. In confronto al sistema di visualizzazione centralizzato della Z-1p, posto sul pentaprisma e distante dal sistema di controllo, questo "schermo nella ghiera" rende lettura ed impostazione dei dati molto più semplice. Al contrario, i fattori che vengono decisi tramite valori relativi, come fattore di compensazione dell’esposizione e auto bracketing, sono stati assegnati alla ghiera analogica di sinistra. In più, i due punti di riferimento di questa ghiera analogica (l’indice "zero" su un lato ed il riferimento „PF" su quello opposto) sono colorati rispettivamente in verde e rosso per conferma immediata.

Disegno esterno

„Una volta completato il progetto della parte superiore, abbiamo rivolto la nostra attenzione al disegno complessivo del corpo. L’innovativo disegno della zona superiore della MZ-S ha influenzato parecchio anche il resto del corpo, rendendo necessario progettare tutto da zero usando la nostra avanzata tecnologia di CAD tridimensionale. Gran parte della calotta del pentaprisma risultava nascosta dallo spigolo frontale del pannello superiore rialzato; in altre parole la minore sporgenza sopra questo piano creava un aspetto unico nella vista frontale. A differenza di fotocamere più convenzionali, abbiamo disegnato la MZ-S in maniera asimmetrica sui due lati del pentaprisma perché il primo disegno simmetrico appariva piuttosto sgradevole. Le due ghiere sono state fatte di dimensioni differenti perché, a causa di un’illusione ottica causata da forme e colori diversi, la ghiera digitale appariva molto più piccola di quella analogica anche se in realtà era dello stesso diametro. Così abbiamo reso molto più grande la ghiera digitale, aggiungendo al corpo una piccola sporgenza frontale in sua corrispondenza per affinare la linea. Infine abbiamo cambiato altri particolari minori qua e là in modo da rendere l’aspetto della MZ-S nitido e piacevole da ogni angolo.

Il sistema di controllo

„Il nostro compito successivo era decidere la migliore disposizione di pulsanti e leve, a parte le due ampie ghiere, per assicurare operatività ed accessibilità ottimali. A questo punto avevamo molta più familiarità col nostro progetto ed eravamo molto più capaci nell’affrontare queste parti di quanto non fossimo all’inizio. Il pulsante di scatto ad esempio non è soltanto inclinato in avanti, ma anche leggermente rivolto in fuori perché questa ci è sembrata una soluzione ergonomicamente più efficiente. Abbiamo spostato il comando per il controllo della profondità di campo dalla sua posizione tradizionale in prossimità dell’innesto obiettivi alle immediate vicinanze del pulsante di scatto per migliorarne l’accesso dalla posizione di mira. Per via dell’esclusiva soluzione del pannello superiore, anche alcuni altri pulsanti e leve sono stati inclinati in qualche modo. Ad esempio, il pulsante delle modalità di esposizione, utilizzato per passare istantaneamente dall’automatismo a priorità dei tempi all’esposizione programmata, è stato posto su un piano inclinato sul lato superiore destro del pannello frontale, zona in precedenza poco utilizzata per comandi di questo genere. Nella parte posteriore abbiamo anche installato l’interruttore "hold" per bloccare la ghiera digitale in modo da prevenire cambiamenti accidentali delle modalità di esposizione o dei tempi di scatto.

Corpo in magnesio

„Completato il progetto base del corpo, dovevamo decidere il materiale da usare per il guscio esterno. Doveva essere robusto, durevole e leggero, nonché concorrere all’immagine di fotocamera di classe della MZ-S. Alluminio e zinco non erano adeguati a queste necessità. Il materiale doveva anche essere sufficientemente modellabile per riprodurre con grande precisione la forma complessa della MZ-S. Per questa ragione abbiamo eliminato il titanio. Ci è rimasta così una sola scelta: pressofusione in magnesio, usata per la prima volta in una fotocamera Pentax e disponibile solo in pochissime reflex di altissimo livello sul mercato oggi. Questo materiale è stato impiegato per i quattro componenti principali del guscio del corpo. Paragonato alla plastica comunemente utilizzata, questo materiale fornisce una robustezza eccezionale. Prendete come esempio i braccetti del flash incorporato. Sono sottilissimi, ma ciononostante eccezionalmente resistenti a torsione e flessione.

„Abbiamo anche prestato attenzione al trattamento del corpo per renderlo particolarmente resistente e dare alla MZ-S un aspetto distintivo. Nel nostro processo esclusivo di rivestimento a tre strati a tripla cottura, applichiamo inizialmente un fondo nero e poi un secondo strato liscio. Dopo l’applicazione di ogni strato si passa ad una attenta cottura delle parti per ottenere la massima protezione. Il terzo ed ultimo strato è applicato a mano per creare una texture superficiale ruvida per un eccezionale comfort di presa. Le parti vengono trattate in forno per la terza volta fino alla perfezione. A causa dell’applicazione manuale dello strato finale, un verifica attenta mostra che ogni MZ-S ha una finitura lievemente diversa, ottenendo così un senso di personalità per l’utente.

Progetto interno

„Naturalmente, la linea attraente della MZ-S, incluso il pannello superiore inclinato, influisce parecchio sulla realizzazione interna. Ci siamo resi conto di poter utilizzare ben poche parti degli altri modelli della serie MZ. Come conseguenza abbiamo dovuto ridefinire da zero quasi tutti i moduli interni, sia come meccanica che per quanto riguarda l’elettronica ed i relativi cablaggi, per utilizzare spazi di forme inusuali. Molti pulsanti e leve dovevano venire installati su piani inclinati, richiedendo quindi calcoli attenti e minuti adattamenti di progetto. Abbiamo così dovuto pensare in maniera molto flessibile e creativa per ottenere il migliore uso dello spazio disponibile. Le nostre tecnologie meccaniche ed elettroniche più avanzate sono state indispensabili per contenere il tutto in un corpo compatto, piccolo quasi quanto quello della MZ-3.

Nuove caratteristiche

„In aggiunta alla sue notevoli prestazioni ed aspetto unico, la MZ-S offre alcune caratteristiche fuori della norma. La prima è un nuovo sistema autofocus a sei zone, cinque delle quali sono allineate orizzontalmente con una aggiuntiva che si trova sopra l’area centrale. Con questi cinque punti allineati in orizzontale questo sistema autofocus offre la più ampia copertura AF di tutte le reflex 35mm attualmente sul mercato. Esso è anche dotato di un dispositivo di riserva, per cui se l’area di messa a fuoco ottimale ha difficoltà a focheggiare il soggetto a causa di contrasto estremamente basso o completa omogeneità, il punto più vicino si attiva automaticamente per migliorare la capacità di messa a fuoco. Si può anche selezionare la messa a fuoco spot e scegliere uno solo dei sei punti per una messa a fuoco accurata su una piccola area.

„La seconda caratteristica da notare è la registrazione dei dati sulla pellicola, incorporata per la prima volta su una reflex Pentax 35mm. Questa nuova prestazione permette di imprimere dati utili (modo di esposizione, tipo di lettura esposimetrica, tempo di posa, valore di apertura, valore di compensazione dell’esposizione ed auto bracketing) negli spazi disponibili sulla pellicola fra le perforazioni. Viene anche stampato un numero progressivo per ogni pellicola sulla sua coda.

„Un’altra caratteristica utile è una funzione di conteggio dei fotogrammi, che avanza automaticamente la pellicola fino al fotogramma designato quando si ricarica una pellicola nella MZ-S. Questo permette di riavvolgere il film parzialmente esposto, passare ad un altro tipo di pellicola, poi ricaricare il rullino precedente riprendendo a scattare dal primo fotogramma libero, senza preoccuparsi di doppie esposizioni accidentali su quelli esposti in precedenza.

„Infine, c’è un pulsante di blocco AF diretto, anche questo per la prima volta su una reflex 35mm Pentax. Con un sistema di blocco AF convenzionale si deve prima premere parzialmente il pulsante di scatto per attivare l’autofocus, poi schiacciare il pulsante di bloccaggio AF per memorizzare la messa a fuoco. Invece questo comodo pulsante posto sul dorso permette di attivare il sistema autofocus della fotocamera e bloccare il fuoco con una singola azione. Dato che non si deve utilizzare il pulsante di scatto, non c’è rischio di scatti accidentali. Questo risulta particolarmente utile indossando guanti in condizioni climatiche avverse.

Accessori

„Per espandere al massimo le straordinarie capacità della MZ-S e permettere la più ampia gamma di applicazioni fotografiche, abbiamo progettato una nuova serie di accessori che include un’impugnatura portapile, flash e scatti elettrici.

„L’impugnatura portapile BG-10 non solo estende notevolmente l’autonomia operativa della MZ-S, ma è dotata di un pulsante per scattare in posizione verticale, un comando per il controllo della profondità di campo, un pulsante per congelare l’esposizione automatica ed un ricevitore infrarosso. La sua forma ergonomica migliora ulteriormente la comodità di presa e la stabilità della MZ-S, mentre il suo meccanismo a singola azione permette installazioni e rimozioni rapide e facili. Raccomandiamo fortemente ai nostri utenti di accoppiare questa impugnatura al corpo macchina MZ-S.

„Il flash automatico dedicato AF360FGZ è un altro grande compagno della MZ-S. Con un potente numero guida di 36 ad 85mm (ad ISO100/m) ed un angolo di copertura massimo pari al 24mm (20mm con un aggiuntivo grandangolare applicato), questo potente flash può essere aggiunto al flash incorporato in molte situazioni di ripresa. La sua capacità di scambio dati senza cavo col flash incorporato regola automaticamente il livello di emissione con grande precisione, anche in condizioni di illuminazione confuse.

„Proponiamo anche scatti elettrici (in due diverse lunghezze), un timer con intervallometro per programmare scatti nel tempo, adattatori con slitta porta-accessori e borse pronto, tutti realizzati coi migliori materiali per le massime prestazioni. Naturalmente la MZ-S è compatibile con tutti gli obiettivi intercambiabili SMC Pentax FA ed F e gran parte degli accessori esistenti, come tutti gli altri modelli della serie MZ.

La forma futura delle reflex 35mm

„Se pensate fin dalla prima volta che lo usate che un sistema di controllo sia troppo complicato o possa generare inconvenienti, è facile che non apprezziate la fotocamera e la usiate raramente. Potreste addirittura smettere di gradire la fotografia nonostante la fotocamera offra le migliori prestazioni e qualità. E’ per questo che ci siamo preoccupati particolarmente del sistema di controllo della MZ-S. A causa del suo aspetto poco convenzionale, si potrebbe a prima vista essere un poco esitanti nel provare la MZ-S. Ma una volta presala in mano, rimarrete sorpresi dall’ottima impressione che ne trarrete e dal suo funzionamento senza problemi. Volevamo che la MZ-S fosse la fotocamera che la gente porta con sé ovunque vada. Se preferite ancora una fotocamera che abbia un sistema di controllo digitale o analogico va bene, perché crediamo che i nostri utenti meritino di poter scegliere. Pentax propone tutti e tre i tipi nella propria gamma di reflex 35mm per incontrare le preferenze di ogni utilizzatore. Tuttavia, incorporando il nuovo sistema di controllo ibrido e un’ampia scelta di caratteristiche sofisticate in uno dei corpi più compatti disponibili oggi (senza inutili fronzoli) siamo convinti di avere sviluppato una fotocamera che farà veramente epoca e che punta direttamente al futuro della fotografia reflex. Speriamo che tutti i fotografi, sia evoluti che principianti, considerino l’opportunità di provare la MZ-S di persona e vedere e sentire la vera differenza!"





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