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Fotocamere Pentax a baionetta (autofocus)

Pentax sviluppò la prima reflexreflex
Macchine fotografiche dotate di un sistema di mira che permette di osservare dal mirino l'inquadratura in ingresso dall'obiettivo che raccoglie e riproduce l'immagine sull'elemento sensibile (pellicola o sensore).
autofocus di serie, la ME-F, quattro anni prima della famosa Minolta 7000. La ME-F era dotata di una variante della baionetta K, con contatti elettrici per lo scambio di dati tra il corpo e lo speciale obiettivo con motore di messa a fuoco incorporato. Questo tipo di autofocus venne poi sviluppato con grande successo da Canon. La reflex autofocus Pentax di seconda generazione, la SFX, fu presentata nel 1987 seguendo il concetto Minolta di motore di messa a fuoco nel corpo macchina. Di conseguenza venne sviluppata un'intera gamma di obiettivi AF, denominata SMC Pentax-F. Con la presentazione delle reflex serie Z alla fine del 1991, i relativi obiettivi SMC Pentax-FA introdussero la zoomata motorizzata e soprattutto un'elettronica più avanzata che prevedeva il rilevamento della distanza del soggetto focheggiato. Questo stesso concetto di misurazione della distanza venne poi seguito anche da Nikon, con gli obiettivi della serie D. Come spesso accaduto, anche in questo caso Pentax "dimentica" di sfruttare commercialmente i propri primati, così che altri costruttori arrivati con anni di ritardo riescono comunque a prenderne pubblico merito trasformandolo in successo commerciale. Il precedentemente menzionato caso dell'autofocus ne è probabilmente l'esempio più eclatante, ma purtroppo non certo il solo.

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